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Tra le più antiche aree di insediamento della diaspora in Occidente, il Salento accolse una cospicua presenza ebraica dall'età romana fino al Cinquecento. Tra il IX e il XVI secolo, le comunità della Puglia meridionale conobbero periodi di intensa fioritura intellettuale: la loro produzione letteraria annovera alcuni dei primi e più significativi documenti della rinascita dell'esegesi, della poesia, della speculazione filosofico-scientifica e della mistica ebraica sul continente europeo. A Bisanzio, in 'Aakenaz, nella penisola iberica, nel Vicino Oriente e nell'Africa settentrionale questo centro dell'ebraismo mediterraneo fu ritenuto degno di lode per l'influenza dei suoi maestri, decisiva per l'evoluzione del giudaismo medievale e moderno. Ancora oggi, la continuità della mediazione culturale delle accademie salentine per tutta l'età medievale è documentata dai manoscritti ebraici copiati in Terra d'Otranto, più numerosi di quanti siano pervenuti da altre regioni dell'Italia meridionale.Il presente volume raccoglie diciotto contributi di studiosi internazionali di letteratura, lingua, pensiero, paleografia e arte.